2 giugno 2015

Tradimenti - Pierfrancesco Zen

tradimento di giuda - Caravaggio 
Tradimenti - Pierfrancesco Zen


Il metallico suono delle trenta monete
ancora rieccheggia nel doloroso Tempio,
mentre il Traditore giustizia l'Iscariota.
Nel cortile vociante, sprofondato nell'alba
Pietro, ha poco prima rinnegato la fede
e così liberato un altro proditore.
Profetiche Scritture trovano componimento
ma non so decifrare, per questo tra le mani
ho rigirato a lungo il denaro iniquo
di cui non conoscevo il valore cruciale.
Se era un talento, oramai l'ho sepolto
nel silenzio sgomento porterà meno frutto:
nè il campo del Vasaio, nè la pietà e il pianto.
Le tenebre non temo, solo nostalgia
e rammarico scorgo per non aver acceso
al Sacrario il lume della rotta Alleanza.
Lasciatemi fratelli sulla ventosa soglia
lasciatemi ascoltare e da qui osservare
del mondo i tradimenti, i più sterili e volgari:
eppure si tradisce solo ciò che si ama.
Voi che invece entrate, parlateGli di me ora
filo d'erba sull'uscio, e del soldo interrato.
 

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