14 luglio 2018

Avvenimento - Wislawa Szymborska

Eric Bowman - Yamhill valley
Avvenimento - Wislawa Szymborska

Cielo, terra, mattino,
ore otto e quindici.
Quiete e silenzio
tra le erbe ingiallite della savana.
In lontananza una pianta d’ebano
con foglie sempreverdi
e radici estese.
D’un tratto la beata immobilità viene turbata.
Due esseri che vogliono vivere scattati nella corsa.
Un’antilope in fuga impetuosa
e dietro una leonessa ansante e affamata.
Al momento le loro chances sono pari.
La fuggitiva è perfino in vantaggio.
E se non fosse per quella radice
che spunta dal terreno,
e se non fosse per l’inciampare
di uno dei quattro zoccoli,
se non fosse per il ritmo spezzato
d’un quarto di secondo,
di cui approfitta la leonessa
con un lungo balzo –
Alla domanda – di chi la colpa,
nulla, solo silenzio.
Incolpevole il cielo, circulus coelestis.
Incolpevole la terra nutrice, terra nutrix.
Incolpevole il tempo, tempus fugitivum.
Incolpevole l’antilope, gazella dorcas.
Incolpevole la leonessa, leo massaicus.
Incolpevole l’ebano, diospyros mespiliformis.
E l’osservatore che guarda con il binocolo,
in casi come questo,
homo sapiens innocens.

da Wislawa Szymborska. La gioia di scrivere, tutte le poesie (1945 – 2009)
a cura di Pietro Marchesani - Adelphi Editore

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