16 luglio 2018

da “Manie del Cuoco” - Allan Bay

dipinto di Eric Bowman
da “Manie del Cuoco” - Allan Bay

Mania dell’autore 14:
il ganascino
Una grande passione. Non ho mai capito se sia una frattaglia, cioè una parte commestibile che non fa parte della carcassa, o un taglio, cioè una parte della carcassa. In tutti gli schemi che ho visto sui libri non c’è mai indicato nulla davanti al collo, altro taglio veramente saporito. Sia chiaro, è un dubbio puramente filosofico, l’importante è la bontà. Lo dicevano i romani, primum vivere deinde philosophari. È il muscolo più muscolo che ci sia. I ruminanti, si sa, masticano due volte il cibo, che viene rigettato in bocca dopo un primo passaggio nel rumine, il primo compartimento gastrico. Questo fa sì che la loro mascella non stia mai ferma. La carne risulta quindi soda e ricca di lamine connettivali e tessuti collosi, quelle striature bianche e traslucide che tutti chiamano impropriamente grasso. Però alla fine, sciolte le lamine che sono saporitissime e cuocendo prima o poi si
sciolgono, resta gustosissima e tenerissima. È fin più buono della coda, che un po’ ci assomiglia ed è ironico che le due parti più saporite siano alle opposte estremità dell’animale. È quasi impossibile da trovare se non in poche selezionate macellerie. Mi sono sempre chiesto dove finisca, dato che ogni bovino ha sempre due belle guanciotte e da qualche parte devono pur andare.

Nessun commento:

Posta un commento