Enzo Montano
Ritratti, poesie e altro ....
20 aprile 2023
E ancora – e.m.
Taci! – e.m.
22 febbraio 2023
Penelope e.m.
Tesseva Penelope
i giorni lunghi dieci anni.
Tesseva
con lo sguardo rivolto al mare,
le mani sul telaio
e il cuore silenzioso.
Tesseva con conocchia e fuso,
di notte tutto sfilava
per ricominciare il giorno dopo.
Nuova attesa e nuova tela.
Non è Penelope ma tesse.
Come lei è dedita alla tessitura,
non per tenere a bada i proci,
più nobile il suo intendo.
E allora torna il fuso,
trattiene la conocchia.
Muove l’uncinetto
sotto lo sguardo attento.
Dal nulla emergono gioielli colorati,
preziosi per la meraviglia degli occhi.
Pochi oggetti nelle sue mani
diventano gioielli della fantasia,
dell’anima
e delle mani.
Non disfa di notte
quel che ha creato il giorno.
Lei tesse di notte e anche di giorno,
disfa gli errori e ricomincia
senza scoraggiarsi, senza stancarsi.
Ancora un altro errore,
riguarda, studia e ricomincia.
È così per notti e giorni
sempre tesse un gesto colorato,
un pensiero,
una carezza ai sofferenti
in un letto bianco di ospedale.
Tesse un sorriso di filato
lei che di ospedali tanti ne ha visti
nella sua lunga Odissea.
E adesso attende, Penelope,
attende insieme a me
il richiamo del mio mare.
Quando, fiume,
diventerò Mare. Mostra
Passato - e.m.
Grazia Maria De Stasi – Si fa sera
Passato - e.m.
(Si fa sera - Grazia Maria De Stasi)
Una donna
con il bel vestito antico
ricco di pregiati manufatti,
un filo teso
contro il muro candido di calce,
tre panni stesi,
una tenda svolazzante,
un netta scarpe
ormai consegnato all’archeologia,
un paniere di cipolle,
l’immancabile sedia
all’ombra dove sedersi
per far scorrere i gomitoli del tempo
e chiacchierare con i vicini,
il vaso di terracotta
su una mensola di mattoni
e un secchio
per l’acqua della cisterna,
il vaso con rigoglioso basilico
immancabile ingrediente
della cucina contadina,
povera ma immensamente buona.
La donna rientra in casa,
ormai è sera.
Domani un nuovo mattino
Stessi gesti di chi vive lentamente,
senza fretta,
senza orologi,
senza tempo.
Ecco il racconto
di quello del passato
dove affondano le nostre radici
narrato da pennellate di colori.
Osservare il dipinto luminoso
è un dolce viaggio
in quel che siamo stati,
un tuffo nella poesia che non ritornerà.
Febbraio 2023
Pagina Uno - e.m.
Il gallo - e.m.
Gioielli – e.m.
Non sono
lapislazzuli, topazi o giada giadeite.
Nemmeno
rubini, zaffiri o ametiste.
Neanche
perle rare dei fondali dell’oceano,
smeraldi o taaffeite.
Né sono
diamanti rossi o bianchi o tanzanite
quel che serve
alla creazione dei gioielli.
A lei, Penelope-Teresa
bastano lana, cotone o altro,
perline fili colorati
e piccoli oggetti:
bottoni, pezzi di catenine
e altro ancora.
Tutti oggetti insignificanti
inservibili,
da buttare.
Eppure,
assieme alla sua immaginazione,
al lavoro,
alla meticolosità,
dalle mani fluiscono gioielli
di un’eleganza senza pari.
L’arte è multiforme.
I pittori realizzano dipinti,
gli scrittori scrivono romanzi,
i poeti poesie,
i compositori musica,
gli scultori statue,
gli orafi gioielli.
Penelope-Teresa
realizza meraviglie con l‘immaginazione
e poco altro.
I veri gioielli sono le sue mani.