Diario - Vincenzo Cardarelli
E' la vita che duole, il passato,
non te che amai bambina
e che ritrovo donna,
pure se quel che adesso
torno a provare è amore
e forse gelosia.
Ma non so s'io desideri
di rivederti o no. Tu non sei nulla
ormai per me, neppure un bel ricordo.
Nulla in te mi lusinga,
fuor che l'averti amata
e cenere sentirti
del mio passato.
Furente l'estate
aspetta il refrigerio
del temporale
ed io il pianto che sciolga
la mia angoscia in dolcezza.
Ma l'afa incombe ed il dolore preme:
di niun sollievo ho speranza.
E penso che sovente
agli affanni dell'uomo
la nemica stagione si congiunge.
E ch'io morirò
in uno di questi tempi.
D'un tratto sarò giunto
a un giorno, a un breve giorno,
che non potrò sorpassare.
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