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4 settembre 2015

Voragine - Simòn Zavala Guzmàn

foto di Rodney Smith
Voragine - Simòn Zavala Guzmàn


Se tu fossi qui e mi
domandassi
a che cardine devo
accostare
l'ora del mio destino,
a che molo deve ancorarsi
la vela della mia barca,
dietro quale sipario
devo lasciare il mio dramma quotidiano;
ti risponderei
dal profondo
che la mia ora sovrasta il percorso
e germina sotto il sole
e si sparge
come intermittente
territorio d'occhi;
che la mia nave
è un'arteria lunga, veritiera,
dove viaggia la linfa della
terra
come vegetale moltitudine
in cerca del giorno luminoso;
che il mio dramma
è il dramma dell'uomo,
la condizione del mais,
la resistenza
della città assediata;
un dramma
che cela un desiderio collettivo
di spezzare il pianeta
e porre intorno al mondo
un altro scenario.

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