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19 ottobre 2015

Non c’è tempo - Jolanda Insana

Paul Kelley - dolls
Non c’è tempo - Jolanda Insana

troppo cauta cerco il varco nella strettoia del momento
e sembra che tutto avvenga lentamente perchè di scatto
mi levo
e metto mano al fuoco volendo risentire la storia
delle due pietre e della scintilla che apre la pupilla
al seduttore di fantasmi canforati e lo rianima
e lo seduce alla vita

a calda forza precipita la ripida assenza
e poichè mi costringo a riceverla come dono
ho deciso di mettermi a tavola prima del suo ritorno
e scontando al meglio la mia parte
racconto dell’inferno come un angelo per riconquistarmi
la quotidiana porzioni di sete

l’anima corporale si fa azzurra
per andare incontro a un’altra azzurra
assaporando l’aria dove l’ombra è scancellata
e il desiderio ricucito per tentazione solare
così con le molte dissimiglianze visibili fanno modo
alla stretta rassomiglianza e l’eroe che incalzò
e mise alle strette il nemico
incespica sulle pietre del ritorno
incalzato dal fantasma che aveva disossato

esce dal banchetto di tutti i sensi con la mente limpida
e non può maledire o non può più
perchè ha veduto che di passione si muore o si rinasce

Ho le radici proprio qui beate nell’abisso di passione
e sono disgiunte e separate
e il pesco non saprà mai il sapore della pesca
né io posso chiamare beata l’anima che non sa il nome
atterrita da troppo fuoco
ed è acerbamente risaputo che è festa di spegnimento
senza botto
per i luoghi disastrati della terra

non rompe le nevi non sprezza le piogge né il vento
e s’avventa occhi e cuore in fiamma sul corpo
robusto disprezzatore di maneggi
e non arresta il corso
seguace di falsa apparenza sperde quello che ha
e fluisce lasciando traccia di fiato
male avvaertito a procacciare né mai a godere

dianzi non ero così sbiancata e parlavo e ho mancato
quando che la zagaglia mi ha mancato
molti luoghi attraversando e in nessuno restando
e però il massimo dei lussi me lo sono goduto
disponendo tutto il mio tempo nello sforzo massimo
di stare dentro il tempo

di questa lotteria non ho manco un biglietto
e giocata dalla tentazione arriverò in tempo per l’estrazione
godimento di tutti i piaceri senza confusione
abbrancare l’inabbrancabile
e corro e predo fino alla fattoria del profeta

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