opera di Tamara de Lempicka
William Shakespeare - Sonetto n.8
Musica mia, che musica t’è amara?
Dolce nel dolce ha pace, gioia in gioia:
forse che non t’allieta cosa cara?
forse che ti compiaci alla tua noia?
Se i levigati suoni d’armonia
uniti nell’accordo son molesti,
lamentan dolci come per te sia
cantato a solo il coro che dovresti.
Vedi come ogni corda all’altra dice
il senso d’una vibrazione eguale:
come una coppia, del figlio felice,
canta con voce unita il madrigale.
Molteplice canzone, muta e una,
dice del solitario la sfortuna.
Musica mia, che musica t’è amara?
Dolce nel dolce ha pace, gioia in gioia:
forse che non t’allieta cosa cara?
forse che ti compiaci alla tua noia?
Se i levigati suoni d’armonia
uniti nell’accordo son molesti,
lamentan dolci come per te sia
cantato a solo il coro che dovresti.
Vedi come ogni corda all’altra dice
il senso d’una vibrazione eguale:
come una coppia, del figlio felice,
canta con voce unita il madrigale.
Molteplice canzone, muta e una,
dice del solitario la sfortuna.
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