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16 giugno 2016

Volo inconsueto - Enzo Montano

Opera di Omar Ortiz
Volo inconsueto - Enzo Montano

Mani a coppe ricolme di seni traboccanti di dea
meravigliosi gioielli del suo essere donna.

Il suo collo colonna d’avorio nella bionda cascata
offre alle labbra la dolcezza di more mature

il persistente profumo di menta selvatica
costante preludio ai momenti di miele.

Levigata la schiena dalle carezze del sole
e il petto maschile si cercano con voluttà.

Il turgore si insinua tra meravigliose sculture
le mani di lei guide sapienti verso orizzonti dorati.

Gemiti e sospiri all’unisono si apprestano all’inno di gioia
le dune accolgono l’ingresso nell’angusto recesso.

L’orchestra dei sensi dà inizio al concerto della passione,
brocche colme di estasi inondano i corpi che si dimenano.

Colpi vibrati alla porta che si apre e raccoglie
si richiude stringe trattiene assapora e rilascia.

Gli effluvi perlacei del piacere non più contenibile
disegnano ricami sui candidi glutei vibranti.

L’attimo rosso dell’acme fonde gli amanti
In un solo corpo lanciato in volo tra le vette del sogno.
 

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