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29 novembre 2016

XXI - Silvio Ramat

foto da valse-boston.livejournal
XXI - Silvio Ramat

Quanto vino versato sul digiuno.
Non altre ubriacature in questa vita.
Un'isola di capogiro tra i piani
di studio, tra i patemi larvali
che la notte fa crescere e morire
sul nativo pianeta, una Firenze
azzurrata del sangue del poeta
di vent'anni, una palma, una fonte.

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