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17 dicembre 2016

Supplica per Sarah - Helga Maria Novak

opera di Edward Hopper


Supplica per Sarah - Helga Maria Novak

va’ e cerca i miei amici
di’ loro che son viva son morta son viva
scrivetemi una lettera da casa

andate nelle birrerie vecchie e in quelle nuove
raggiungete le città vecchie e quelle nuove
scrivetemi una lettera da casa

percorrete i campi di barbabietole tra Wriezen e Dolgelin
ricordatevi per me di Schwedt di Fürstenberg sull’Oder
scrivetemi una lettera da casa

respirate l’aria delle piazze nella mia città natale
misurate l’altezza dei tigli a Unter den Linden
scrivetemi una lettera da casa

prendete il treno suburbano per Friedrichshagen per Erkner
a Erkner tastate i muri delle due scuole
scrivetemi una lettera da casa

piazzatevi al cambio dei turni davanti alle fabbriche di Oberschöneweide
guardate bene la fabbrica di cavi e quella di materiali elettronici
scrivetemi una lettera da casa

nella foresta di Wuhlheide mettetevi in ascolto di cinciallegre e fringuelli
noleggiate una barca e remate fino a Grünau
scrivetemi una lettera da casa

compratevi un biglietto per il cinema a Rahnsdorf
guardate il film bello o brutto che sia
scrivetemi una lettera da casa

non dimenticate Waldsieversdorf vicino a Buckow
chiedete della classe di maturandi del cinquantaquattro
scrivetemi una lettera da casa

informatevi anche a Laucha an der Unstrut
della scuola di volo a vela
inerpicatevi sula strada che da Weimar va sullo Ettersberg
scrivetemi una lettera da casa

Sarah andate – guardate se ho ancora amici
dite loro che son viva son morta son viva
per l’amore del cielo
scrivetemi una lettera da casa

Traduzione di Paola Quadrelli
da "Canti di una senza patria a cura di Paola Quadrelli
su Poesia, Crocetti Editore n. 316 di giugno 2016  

La destinataria è la poetessa Sarah Kirsch (1935-2013), che la Novak conobbe a Lipsia nel 1965 e che emigrò nella Germania Ovest nel 1977. A differenza della Novak, che, privata nel 1966 della cittadinanza, non poteva rientrare nella DDR, la Kirsch poteva rientrare legalmente nella DDR. La poesia è costellata di toponimi che richiamano le località in cui la Novak trascorse l’infanzia e la giovinezza. Erkner, menzionata nella quinta strofa, è la cittadina in cui l’autrice crebbe assieme alla famiglia adottiva; il riferimento è anche all’edificio scolastico abbattuto durante i bombardamenti americani dell’otto marzo 1944, ricordato dalla Novak in un’altra poesia, Unterm Maulbeerbaum. A Oberschöneweide, quartiere di Berlino Est (VI strofa), si trovava la fabbrica di prodotti di elettronica in cui la Novak lavorò nel 1958; a Waldsieverdorf (IX strofa) era il collegio socialista in cui la Novak conseguì la maturità nel 1954; a Laucha an der Unstrut, infine, la Novak frequentò da liceale un corso di volo a vela organizzato dalla Gesellschaft für Sport und Technik, organizzazione sportiva paramilitare della DDR (Nota del Traduttore).







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