opera di Edward Hopper
Supplica per Sarah - Helga Maria Novak
va’ e
cerca i miei amici
di’
loro che son viva son morta son viva
scrivetemi
una lettera da casa
andate
nelle birrerie vecchie e in quelle nuove
raggiungete
le città vecchie e quelle nuove
scrivetemi
una lettera da casa
percorrete
i campi di barbabietole tra Wriezen e Dolgelin
ricordatevi
per me di Schwedt di Fürstenberg sull’Oder
scrivetemi
una lettera da casa
respirate
l’aria delle piazze nella mia città natale
misurate
l’altezza dei tigli a Unter den Linden
scrivetemi
una lettera da casa
prendete
il treno suburbano per Friedrichshagen per Erkner
a
Erkner tastate i muri delle due scuole
scrivetemi
una lettera da casa
piazzatevi
al cambio dei turni davanti alle fabbriche di Oberschöneweide
guardate
bene la fabbrica di cavi e quella di materiali elettronici
scrivetemi
una lettera da casa
nella
foresta di Wuhlheide mettetevi in ascolto di cinciallegre e fringuelli
noleggiate
una barca e remate fino a Grünau
scrivetemi
una lettera da casa
compratevi
un biglietto per il cinema a Rahnsdorf
guardate
il film bello o brutto che sia
scrivetemi
una lettera da casa
non
dimenticate Waldsieversdorf vicino a Buckow
chiedete
della classe di maturandi del cinquantaquattro
scrivetemi
una lettera da casa
informatevi
anche a Laucha an der Unstrut
della
scuola di volo a vela
inerpicatevi
sula strada che da Weimar va sullo Ettersberg
scrivetemi
una lettera da casa
Sarah
andate – guardate se ho ancora amici
dite
loro che son viva son morta son viva
per
l’amore del cielo
scrivetemi
una lettera da casa
Traduzione di Paola Quadrelli
da "Canti di una senza patria a cura di Paola Quadrelli
su Poesia, Crocetti Editore n. 316 di giugno 2016
da "Canti di una senza patria a cura di Paola Quadrelli
su Poesia, Crocetti Editore n. 316 di giugno 2016
La destinataria è la poetessa Sarah Kirsch (1935-2013), che la Novak
conobbe a Lipsia nel 1965 e che emigrò nella Germania Ovest nel 1977. A
differenza della Novak, che, privata nel 1966 della cittadinanza, non poteva
rientrare nella DDR, la Kirsch poteva rientrare legalmente nella DDR. La poesia
è costellata di toponimi che richiamano le località in cui la Novak trascorse
l’infanzia e la giovinezza. Erkner, menzionata nella quinta strofa, è la
cittadina in cui l’autrice crebbe assieme alla famiglia adottiva; il
riferimento è anche all’edificio scolastico abbattuto durante i bombardamenti
americani dell’otto marzo 1944, ricordato dalla Novak in un’altra poesia, Unterm
Maulbeerbaum. A Oberschöneweide, quartiere di Berlino Est (VI strofa), si
trovava la fabbrica di prodotti di elettronica in cui la Novak lavorò nel 1958;
a Waldsieverdorf (IX strofa) era il collegio socialista in cui la Novak
conseguì la maturità nel 1954; a Laucha an der Unstrut, infine, la Novak
frequentò da liceale un corso di volo a vela organizzato dalla Gesellschaft
für Sport und Technik, organizzazione sportiva paramilitare della DDR
(Nota del Traduttore).
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