Kathleen Ferrier
Yves Bonnefoy – alla voce di Kathleen Ferrier
Ogni dolcezza ogni ironia si riunivano
Per un addio di cristallo e di bruma.
I colpi del ferro quasi tacevano,
La luce della spada si era offuscata.
Io celebro la voce venata di grigio
Che indugia nelle lontananze del canto perduto
Come se al di là di ogni forma pura
Tremasse un altro canto e il solo assoluto.
Oh luce e nulla della luce, oh lacrime
Sorridenti più in alto dell’angoscia o della speranza.
Oh cigno, luogo reale nell’irreale acqua cupa,
Oh fonte, quando tu profondamente sera!
Sembra che tu conosca le due rive,
L’estrema gioia e l’estremo dolore.
Laggiù, tra quei giunchi grigi nella luce,
sembra che si attinga all’eterno.
Ogni dolcezza ogni ironia si riunivano
Per un addio di cristallo e di bruma.
I colpi del ferro quasi tacevano,
La luce della spada si era offuscata.
Io celebro la voce venata di grigio
Che indugia nelle lontananze del canto perduto
Come se al di là di ogni forma pura
Tremasse un altro canto e il solo assoluto.
Oh luce e nulla della luce, oh lacrime
Sorridenti più in alto dell’angoscia o della speranza.
Oh cigno, luogo reale nell’irreale acqua cupa,
Oh fonte, quando tu profondamente sera!
Sembra che tu conosca le due rive,
L’estrema gioia e l’estremo dolore.
Laggiù, tra quei giunchi grigi nella luce,
sembra che si attinga all’eterno.
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