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7 febbraio 2017

Teòdoto – Costantino Kavafis

opera di Edson Campos
Teòdoto – Costantino Kavafis

Se tu sei veramente fra gli eletti,
bada a come t’acquisti il tuo potere.
Per quanto grande sia la tua gloria, per quanto
cantino i tuoi successi
in Italia e in Tessaglia le città,
e per quanto onorifici decreti
t’abbiano mai sancito i tuoi seguaci a Roma,
né la tua gioia durerà, né il tuo trionfo,
né un superuomo più ti sentirai (che superuomo?)
il giorno che Teòdoto ti rechi
ad Alessandria, sulla teglia insanguinata,
del misero Pompeo la mozza testa.

E tu non ti cullare nel pensiero
che una vita prosaica, circoscritta, ordinata,
ignori eventi simili, spettacolari e orrendi.
Forse a quest’ora, nella ben curata
dimora d’un tuo simile,
incorporeo, invisibile, Teòdoto
entra, recando una paurosa testa.


da Costantino Kavafis, La memoria e la passione, a cura di Filippomaria Pontani
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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