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6 maggio 2017

La malattia di Clito – Costantino Kavafis

Agrigento Valle dei Templi
La malattia di Clito – Costantino Kavafis

Clito, un affascinante
ragazzo – ventitré anni, squisita
educazione, e una rara cultura
greca -, sta molto male. La febbre, che infierisce
quest’anno ad Alessandria, l’ha colpito.

L’ha colpito la febbre, già sfinito
dall’abbandono del giovine attore (non ambisce
d’averlo più; per lui più nulla vale).

Sta molto male. I genitori tremano.

E trema, per la vita del suo Clito,
una vecchia fantesca che lo crebbe.
Nell’angoscia terribile,
le viene in mente un idolo che venerò piccina,
prima d’entrare in quella casa illustre
di cristiani e abbracciare il cristianesimo.
Reca furtiva all’idolo le focacce sacrali,
e vino, e miele. Recita suppliche rituali,
come ricorda, a briciole. E non capisce, stolta,
che a quell’idolo nero nulla cale
se un cristiano guarisce o non guarisce.

da Costantino Kavafis, La memoria e la passione a cura di Filippomaria Pontani
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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