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20 aprile 2023

Taci! – e.m.

Polidoro e Agesandro, Atenodoro di Rodi - probabile copia marmorea eseguita tra I secolo a.C. e I secolo d.C. di un originale bronzeo del 150 a.C. circa, marmo. Altezza 242 cm, Musei Vaticani, Città del Vaticano

Taci! – e.m.

Tutto è già deciso
lassù
in alto
sulla Cima
che le nubi celano.

Non parlare
Fuggi!

No!
Non tace Laocoonte
sa che Troia è perduta
ma non vuole tacere
l’indovino,
non vuole arrendersi agli eventi.

Laocoonte si perde assieme 
alla città di Priamo
e di Cassandra,
di Apollo sacerdotessa.
Anche lei incapace
di tacere,
anche lei
vanamente ha già vaticinato.

E parla Laocoonte!
Pronuncia inutili parole,
le urla forte affinché giungano 
anche ai litigiosi dei
nascosti tra le nuvole.

Ma parlare ai troiani sordi
stanchi di guerra
e ubriachi di miraggi
è come parlare ai venti.
Urla ancora forte Laocoonte:
- Un inganno v'è certo. 
Non vi fidate, Troiani. - 

La sola Pallade l’ascolta.
E lo punisce.
Dall’onde spuntano
i malvagi serpenti,
i mostri avvinghiano
i figli dell’indovino,
è vano trattenerli.

Nelle profondità del mare
presto giacciono in tre:
Laocoonte, figlio di Nestore,
Antifate e Tymbreus,
figli di Laocoonte.

Tacere?
Tacere 
quando si è convinti?
Tacere 
quando si è soli contro tutti?
Laocoonte non ha taciuto,
Laocoonte ha urlato la sua verità,
Laocoonte ha vaticinato 
contro i troiani 
e contro gli dei.

Laocoonte non ha taciuto,
Laocoonte aveva ragione!

 

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