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25 dicembre 2014

Leonardo & Leda

Leonardo Da Vinci - Leda e il cigno

Leda e il cigno - William Butler Yeats

Un sùbito colpo: sbattono ancora le ali maestose
sulla fanciulla sgomenta, le cosce lambite
da nere membrane, presa la nuca al becco,
le tiene fermo al petto il petto inerme.

Come possono dita atterrite incerte spingere
la gloria piumata via dalle cosce che cedono,
e come può il corpo, preso in quell’impeto bianco,
non sentire il cuore straniero che palpita là dove giace?

Quel rapido fremito ai lombi produce
le mura spezzate, il tetto e la torre incendiate
e Agamennone morto.
E lei così catturata,
così dominata dal sangue brutale dell’aria,
ha assunto anche il sapere di lui insieme al potere
Prima che il becco indifferente la lasciasse andare?

 Leonardo Da Vinci - Leda

Leda e il cigno - Y. Stratos

Bestia su bestia,
il mondo verrà:
catechismo di anime
stanche, gettate in
dirupi di mero silenzio.
Io, Leda,
non piango.
Bibbia su Bibbia,
le mani socchiuse
apriranno una via
di scommesse o
pareti o muraglie
di idee.
Bestia su bestia,
il suo becco sarà
solo carne che
penetra carne
di dèi maledetti:
giganti che
creano dei nani
con cuori di
rabbia.
L'interno
– l’inferno –
di me sarà fiaba:
di bimbo,
di aborto
o soltanto
di flebile cigno
senz’ali.

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