E s’informava sulla
qualità – Costantino Kavafis
Aveva, in quell’ufficio
un posto trascurabile, pagato male
Uscì, finito quel lavoro squallido
che lo teneva tutto il giorno chino.
Uscì: le sette. Camminava, adagio,
bighellonava per la strada. – Bello,
e
interessante: egli appariva giunto
alla
resa dei sensi più matura.
Ventinove
anni aveva finito il mese prima.
Bighellonava
per la strada, in quelle
viuzze
miserabili che portavano a casa.
Ma passando dinanzi a un bugigattolo
Ma passando dinanzi a un bugigattolo
pieno
di cianfrusaglie dozzinali
per
operai, di basso costo, vide
lì
dentro un viso, vide una figura
che
lo spinsero forte a entrare. Ecco: voleva
vedere
fazzoletti colorati.
E
si informava della qualità dei fazzoletti
e
del prezzo; con voce soffocata
e
quasi spenta per il desiderio.
E
così, le risposte:
assorte,
a voce bassa,
con
un consentimento tacito.
Parlavano,
parlavano dell’affare – ma uno
era
lo scopo: un incontro di mani
là,
sopra i fazzoletti; uno sfiorare
dei
visi, delle labbra, come a caso,
tatto
di membra, un attimo.
Furtivamente,
rapidamente. Perché il padrone
non
s’avvedesse, immobile in fondo al magazzino.
Trad. Filippo Maria Pontani
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