Pagine

29 marzo 2015

Le tue mani ostinate – Anne Sexton

opera di Omar Ortiz
Le tue mani ostinate – Anne Sexton

 

Poi a letto penso a te,

la tua lingua metà oceano, metà cioccolata,

alle case dove entri con disinvoltura,

ai tuoi capelli di lana d’acciaio,

alle tue mani ostinate

e come rosicchiamo la barriera

perché siamo due.

Come vieni e afferri la coppa di sangue,

mi ricompatti e bevi la mia acqua salata.

Siamo nudi.

Ci siamo denudati fino all’osso

e insieme nuotando risaliamo il fiume,

l’identico fiume chiamato Possesso

e vi sprofondiamo insieme. Nessuno è solo.

Nessun commento:

Posta un commento