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28 aprile 2015

Ape bianca, ebbra di miele - Pablo Neruda


Ape bianca, ebbra di miele - Pablo Neruda

Ape bianca, ebbra di miele, ronzi nella mia anima e ti torci in lente spirali di fumo.
Sono il disperato, la parola senza eco, quello che ha perduto tutto, quello che tutto aveva.
Mio ultimo ormeggio, in te cigola la mia ultima ansia.
Nella mia terra deserta sei l'ultima rosa.
Ah silenziosa!
Chiudi i tuoi occhi profondi.
Lì aleggia la notte.
Ah denuda il tuo corpo di statua timorosa.
Hai occhi profondi dove batte le ali la notte.
Fresche braccia di fiore e grembo di rosa.
I tuoi seni sembrano conchiglie bianche.
Si è addormentata sul tuo ventre una farfalla d'ombra.
Ah silenziosa!
Ecco qui la solitudine del luogo ove non sei.
Piove.
Il vento del mare caccia gabbiani erranti.
L'acqua cammina scalza per le strade bagnate.
Da quell'albero si lamentano, come malati, le foglie.
Ape bianca, assente, ancora ronzi nella mia anima.
Rivivi nel tempo, snella e silenziosa.
Ah silenziosa!

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