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28 aprile 2015

Rondeau - Pier Luigi Cappello

Rondeau - Pier Luigi Cappello

Con questa lingua nuda e in nessun luogo
né visto mai in piena luce da nessun occhio
se non dai miei guardando i tuoi celesti

io mare chiamerei quel tuo celeste
castello il lume del tuo tacere straniero
e primavera il solco lungo del tuo petto;
guardandoti, nella bufera di me che cresce
sarei falchetto se non tacessi guardandoti
in questa lingua nuda e in nessun luogo.
In nessun luogo amore ma soltanto in questo
l’amore ti direi che è come un cerchio
il sotto e il sopra gemma e radice in rima
e nel chiarore sul filo della tua schiena
grido il chiaro di luna del medesimo chiarore
bellezza sono le mani strette in una treccia
le mie le tue e attorno il braccio della notte
che si apre in luce, fiutandoti, e in bianco
in nessun luogo amore ma soltanto in questo.
In nessun luogo ma qui ti vorrei
cullandoti nel su e giù delle parole
parole fresche come fragole ti darei
che la vita attorno è una tempesta
e io e te mare fermo in mezzo alla tempesta
e mescolando i tuoi coi miei capelli
più tuo, amore, il volto tuo sarebbe
più nome il nome tuo, con tutto il resto straniero
in questa lingua nuda in nessun luogo.

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