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4 maggio 2015

Il Maestro e Margherita - Enzo Montano


Il Maestro e Margherita - Enzo Montano
(…) Seguimi lettore! Chi ha detto che non c'è al mondo un amore vero, fedele, eterno? Gli taglino la lingua malefica a quel bugiardo! Seguimi lettore e io ti mostrerò un simile amore! (...)

Ogni idea catalogata nei registri
la pianificazione asfissiava anche il pensiero
costretto in canne fumarie lungo il nulla
carta bollata e nullaosta per ogni desiderio
solamente immaginato perché possibilità remota
di andare oltre la coltre di caligine prima del cielo.

Letteratura e arte frutti d'oro appesi a rami
dell'albero straordinario della fantasia
impossibile da pianificare ma non per loro
veri burocrati professionisti della burocrazia più bieca
rifacitori di tempo storia letteratura e di persone
negli infiniti mosaici delle possibilità combinatorie.

Accadde “Nell'ora di un caldo tramonto primaverile”
l'imprevedibile irruzione di una combriccola diabolica
e l'immobilismo tutto fu sconvolto; solide certezze
si dissolsero in un lampo lungo il binario del tram
dove l'olio di Annuska si era rovesciato la testa rotolò:
annullata la riunione al Massolit nella costernazione.

“Tutto sarà giusto, su questo si basa il mondo”
i fiori gialli di Margherita non piacciono al Maestro
egli ama il rosso e la passione è proprio rossa!
Giorni felici nello scantinato amore e manoscritto
Pilato danza tra giustizia e ignavia e sarà
Jeshua salvare anche chi non ha meritato luce.

Il Maestro incede in bilico tra clinica e follia
Azazello ambasciatore indica la via,
Margherita diventa ancor più bella con la crema
al suono di una musica si affaccia alla finestra
il valzer impazziva assieme a Nikolaj sulla panca
con in testa la camicia profumata di bellezza.

Margherita volò dal davanzale per andare in alto
a destra della luna sopra le luci della lontana Mosca
oltre l'ottusità iperbolica di mezze maniche vendute
sempre più veloce verso il cervello del Maestro,
il manoscritto del romanzo di Pilato e Cristo liberato
dall'ignoranza programmata; dopo la notte del suo regno.

Finalmente in volo, leggeri di felicità; quali i veri demoni
Woland Fagotto quello alto con la giacca a quadri Azazello il gatto
oppure gli insignificanti servi della tirannia grigia?
Vadano al teatro del varietà del divertimento finto
… e se “la vigliaccheria è il peggior vizio dell'uomo”,
Margherita Nikolaevna, dona loro un vasetto della tua magica crema!

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