opera di Juan Medina
Alexandra Zambà - da Le attese 2.
La mia voce rimbomba nei polmoni
scorre e va lungo gli stipiti del dolore
ti chiamo anima mia, dove sei?
È maggio la nebbia mattutina offusca e bagna
la tua finestra, cuore mio, ha i vetri rotti
torpore sugli alberi
la scala di legno serpeggia sul muro traballante
il vocabolario è povero privo di sottigliezze
mi serve una parola, anima mia, che passa dal greco
una di quelle appese dalle travi del soffitto e aspettano
dal gancio di centro, cuore mio, dondolante aspetta
il tuo, anima mia, difficile ritorno
Planare lo sguardo - La vita felice Edizioni
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