Dariusz Klimczak - fotografia surrealista
La bisaccia – Grazia Fresu
Ti porto una bisaccia
di pane e mirti,
la stessa che mio nonno
gettava sul cavallo
per salire sui monti,
una bisaccia di orbace
a righe bordeaux e azzurre
che il tempo ha un poco
logorato ai bordi,
te la porto con dentro
risa lacrime boccioli bianchi
il profumo del mare
e del gelsomino,
il tintinnare dei miei ricordi
la forma del mio corpo
sulla spiaggia e nel letto,
ti porto una bisaccia di canzoni,
il rosario di mia madre
chicchi d’argento e cristalli,
ti porto il tempo
che non abbiamo condiviso
il suono delle campane
nelle notti sante
le domande inquiete
che aprono il giorno,
ti porto un libro misterioso
che ancora non ho scritto
e le ventate d’allegria
scendendo di corsa le scale,
la bisaccia a volte pesa,
amor mio,
ma arriverà alla tua soglia
con le cose che amo.
Ti porto una bisaccia
di pane e mirti,
la stessa che mio nonno
gettava sul cavallo
per salire sui monti,
una bisaccia di orbace
a righe bordeaux e azzurre
che il tempo ha un poco
logorato ai bordi,
te la porto con dentro
risa lacrime boccioli bianchi
il profumo del mare
e del gelsomino,
il tintinnare dei miei ricordi
la forma del mio corpo
sulla spiaggia e nel letto,
ti porto una bisaccia di canzoni,
il rosario di mia madre
chicchi d’argento e cristalli,
ti porto il tempo
che non abbiamo condiviso
il suono delle campane
nelle notti sante
le domande inquiete
che aprono il giorno,
ti porto un libro misterioso
che ancora non ho scritto
e le ventate d’allegria
scendendo di corsa le scale,
la bisaccia a volte pesa,
amor mio,
ma arriverà alla tua soglia
con le cose che amo.
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