(a Majakovskij, Lorca, Neruda)
I
poeti spezzano catene
ingoiano
parole di piombo,
scrivono
ossigeno
nell’esistenza
soffocante.
I
poeti tremano nei polsi
l'angoscia
degli ultimi,
stigmate
di sillabe
vocali
di fuoco.
Essi
tramano
tessono
fili della giustizia.
I
poeti fanno paura
con
la loro veste scarlatta,
nella
notte che dischiude
il
nuovo giorno.
da
Scrivo versi nudi di Claudia Formiconi
Bastogi
Libri, Roma
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