Grant Wood - Young Corn
Ariel – Sylvia PlathStasi nel buio.
Poi l’insostanziale azzurro
versarsi di vette e distanze.
Leonessa di Dio,
come in una ci evolviamo,
perno di calcagni e ginocchi!----La ruga
S’incide e si cancella, sorella
al bruno arco
del collo che non posso serrare,
bacche
occhiodimoro oscuri
lanciano ami---
Boccate di un nero dolce sangue,
ombre.
Qualcos’altro
mi tira su nell’aria----
Cosce, capelli;
dai miei calcagni si squama.
Bianca
Godiva, mi spoglio----
morte mani, morte stringenze.
E adesso io
spumeggio al grano, scintillio di mari.
Il pianto del bambino
nel muro si liquefà.
E io
sono la freccia,
la rugiada che vola
suicida, in una con la spinta
dentro il rosso
occhio cratere del mattino.
Traduzione di Giovanni Giudici
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