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7 giugno 2017

Forza re di Sparta – Costantino Kavafis

Benvenuto Cellini - Perseo con la testa di Medusa, dettaglio


Forza re di Sparta – Costantino Kavafis

D’essere vista in lacrime e lamenti,
Cratesiclea non lo poteva ammettere.
Maestosa incedeva e taciturna.
L’imperturbato aspetta non tradiva,
della sua pena e dell’angoscia, nulla.
Tuttavia, per un attimo, non resse.
Prima d’entrare nella triste nave
per Alessandria, trasse il figlio al tempio
di Posidone. Sola con lui, lo strinse a se,
e l’abbracciò, “stravolto” – dice
Plutarco – “di dolore e d’emozione”.
Ma il suo forte carattere reagì:
si riprese, la donna mirabile, e disse
a Cleòmene: “Forza, re di Sparta!
Quando saremo fuori,
nessuno ci dovrà vede piangere
né fare alcuna cosa men che degna
di Sparta. Questo dipende da noi:
quanto alla sorte, è quale Dio vorrà”.

E poi s’imbarca, verso quel “vorrà”.

Trad. Filippo Maria Pontani

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