Firenze - Piazzale Michelangelo
Gulliver – Sylvia PlathAltre sopra il tuo corpo vanno le nuvole,
alte e gelidamente
e un po’ piatte, come se
fluttuanti su un vetro ma invisibile.
Senza riflessi,
a differenza dei cigni;
a differenza di te,
senza addosso alcun spago.
Tutte gelide e azzurre. A differenza di te----
di te, là sulla tua
schiena, con gli occhi al cielo.
Gli uomini ragno t'han preso,
avvolgendo e tirando i loro minuscoli ceppi
i loro tranelli
di seta.
Quanto ti odiano.
Nella valle delle tue dita conversano, vermiciattoli.
Vorrebbero farti dormire nei loro stanzini,
fare reliquie dei diti dei tuoi piedi.
Scappa via!
Scappa via sette leghe, come quelle distanze
ricorrenti in Crivelli, inattingibili.
Di questo tuo occhio fa un’aquila
e un abisso dell’ombra di questo labbro.
Traduzione di Giovanni Giudici
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