opera di Loui Jover
Taglio – Sylvia PlathPer Susan O’Neil Roe
Che brivido –--
il pollice invece della cipolla.
La cima via di netto
eccetto che per un piccolo
sportello
di pelle, un cappelluccio
smorto.
Poi quel velluto rosso.
Piccolo pellegrino,
l’indiano ti ha scalpato.
Il tuo bargiglio di tacchino
è un tappeto
srotolato dal cuore
su cui muovo
tenendo stretta la mia bottiglia
di spumante rosa.
Una celebrazione, ecco cos’è.
Da una breccia di corsa
escono un milione di soldati
in giubba rossa.
Da che parte staranno?
Omuncolo mio,
mi sento male.
Ho preso una pillolina
per uccidere questa
sensazione di carta velina.
Sabotatore,
kamikaze –--
La chiazza sul tuo cappuccio
di garza
babushka Ku Klux Klan
scurisce e perde lustro e quando
il cuore della tua biglia
in poltiglia
incontra la sua minuscola
macina di silenzio
come sobbalzi –--
veterano trapanato,
ragazza sozza,
dito mozzo.
traduzione di Anna Ravano
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