Jean-Léon Gérôme - Phryne vor dem Areopag
Pecorella nella nebbia – Sylvia Plath
Le colline
sconfinano in bianchezza.
Persone o
stelle
mi guardano
con tristezza, le deludo.
Il treno
lascia una linea di respiro.
O lento
cavallo
colore della ruggine,
zoccoli,
dolenti campane-------
Per tutta la
mattina la
la mattina
si è andata annerendo.
Un fiore
trascurato.
Le mie ossa
hanno requie, i campi
lontani mi
sciolgono il cuore.
Minacciano
di
assuefarmi fino a un cielo
senza stelle
né padre, acqua buia.
Traduzione
di Giovanni Giudici
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