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15 luglio 2017

Ballata, i’ vo’ che tu ritrovi Amore - Dante Alighieri

Bartolomeo Veneto - Flora, dettaglio

Ballata, i’ vo’ che tu ritrovi Amore - Dante Alighieri

Ballata, i’ vo’ che tu ritrovi Amore,
e con lui vade a madonna davante,
sí che la scusa mia, la qual tu cante,
ragioni poi con lei lo mio segnore.

Tu vai, ballata, sí cortesemente,
che senza compagnia
dovresti avere in tutte parti ardire:
ma, se tu vuoli andar sicuramente,
retrova l’Amor pria,
ché forse non è buon sanza lui gire:
però che quella che ti de’ audire,
se, com’ io credo, è vêr di me adirata,
e tu di lui non fossi accompagnata,
leggeramente ti faría disnore.

Con dolce sono, quando se’ con lui,
comincia este parole,
appresso che averai chesta pietate:
«Madonna, quelli, che mi manda a vui,
quando vi piaccia, vole,
sed elli ha scusa, che la m’ intendiate.
Amore è qui, che per vostra bieltate
lo face, come vol, vista cangiare:
dunque, perché li fece altra guardare
pensatel voi, da ch’ e’non mutò ’l core».

Dille: «Madonna, lo suo core è stato
con sí fermata fede,
che ’n voi servir l’ ha pronto ogne pensero:
tosto fu vostro, e mai non s’è smagato».
Sed ella non ti crede,
dí’ che domandi Amor, sed egli è lo vero:
ed a la fine falle umil preghero,
lo perdonare se le fosse a noia,
che mi comandi per messo ch’ eo moia;
e vedrassi ubidir ben servidore.
E dí’ a colui ch’ è d’ogni pietà chiave,
avante che sdonnei,
che le saprà contar mia ragion bona:

«Per grazia de la mia nota soave
reman tu qui con lei,
e del tuo servo, ciò che vuoi, ragiona;
e s’ella per tuo prego li perdona,
fa’ che li annunzi un bel sembiante pace».
Gentil ballata mia, quando ti piace,
movi in quel punto, che tu n’aggie onore.

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