Washington - Biblioteca del Congresso
da "La casa e l'odore dei libri" - Maria do Rosário Pedreiraa mo’ di dedica
Custodisci ora tu quello che io, improvvisamente, ho perso
forse per sempre – la casa e l’odore dei libri,
il dolce respiro del tempo, parole, il vero,
letti disfatti da qualche parte di mattina,
il rifugio di un corpo agitato nel suo sonno. Custodiscilo
serenamente e senza fretta, come io non ho mai saputo.
E proteggilo da tutti gli inverni – dalle strade
di fango e dalle voci più fredde. Accarezza
le sue ferite lentamente, con le mani e le labbra,
perché mai sanguinino. E ascolta, di notte,
il suo respiro ardente e ansimante
nel succedersi cadenzato dei sogni, che è dove nasconde
i più nascosti timori e desideri.
Non lasciare mai che si ascolti da solo nel suo parlare
prima di addormentarsi. E dopo attendi che,
nel buio della stanza, sia lui ad abbracciarti,
anche se non ti ha mai rivelato una sola volta che lo voleva.
Svegliati prima e indugia a guardarlo nella luce azzurra
che i giorni portano alla casa quando sono tranquilli.
E non chiedergli niente di mattina – le mattine gli appartengono;
lascialo a innaffiare i fiori sul balcone ed esci,
attraversa la strada finché c’è ancora il sole. E cosi
ci sarà sempre il sole e per sempre lo terrai,
come per sempre l’avrò perso io, improvvisamente,
per non aver fatto cosi.
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