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7 luglio 2017

I nomi della storia – Grazia Fresu

Andrew Wyeth - Pumpkins
I nomi della storia – Grazia Fresu

I nomi della storia
non sono quelli dei vincitori,
il tempo si mangiò
i carri da guerra del faraone
le insegne di Cesare
le armate di Napoleone
i cosacchi dello zar
la matematica delittuosa di Hitler,
tutto fu sepolto e rinominato,
solo i nomi dei vinti restano
nelle opere anonime del contadino
del fabbro del vignaiuolo,
nella lavagna del maestro
nel sestante del marinaio
nelle piccole cose umane
che minano i grandi palazzi
i templi di dei potenti,
nomi che nessuno ricorda
hanno edificato città coltivato giardini
acceso fiaccole nel buio,
nomi che nessuno ricorda
sono scolpiti sul fianco della vita
e la sostengono, sono i nomi dei vinti
misteriosi alfabeti di una giustizia
che si misura con la bilancia dell’eterno,
fonti irrigando i cicli del grano
stelle capovolte per dare senso al mondo.
I nomi della storia
non sono quelli dei vincitori,
sono le lance anonime conficcate nel campo,
sono le grida anonime dal fondo del pozzo
che fanno impallidire la luna,
sono le ferite anonime delle vittime
portando in giudizio i carnefici,
sono tutti gli uccelli in libero volo,
le mani che piegano il ferro di solidi cancelli
e le bocche, le bocche anonime dove s’installa
la parola la volontà il cammino,
i nomi della storia
non sono quelli dei distruttori,
i nomi della storia sono i nomi dei vinti
vene segrete della terra costruendo piano
senza trionfi e allori un sogno d’avvenire.

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