opera di Andrey Remnev
Infanzia – Carlos Drummond De Andrade
A
Abgar Renault
Mia madre stava seduta a cucire.
Mio fratello piccolo dormiva.
Io bambino soletto tra le piante di mango
leggevo la storia di Robinson Crusoe,
lunga storia che non finisce più.
Mio fratello piccolo dormiva.
Io bambino soletto tra le piante di mango
leggevo la storia di Robinson Crusoe,
lunga storia che non finisce più.
A
mezzogiorno bianco di luce una voce che imparò
a ninnare nelle lontananze della senzala – e mai si dimenticò
chiamava per il caffè.
Caffè nero come la vecchia nera
caffè gustoso
caffè buono.
a ninnare nelle lontananze della senzala – e mai si dimenticò
chiamava per il caffè.
Caffè nero come la vecchia nera
caffè gustoso
caffè buono.
Mia
madre stava seduta a cucire
guardando verso di me:
Psss… Non svegliare il piccolo.
Verso la culla su cui si era posata una zanzara.
E faceva un sospiro… così profondo!
guardando verso di me:
Psss… Non svegliare il piccolo.
Verso la culla su cui si era posata una zanzara.
E faceva un sospiro… così profondo!
Là
lontano mio padre andava nei campi
nella macchia senza fine della fazenda.
nella macchia senza fine della fazenda.
E
io non sapevo che la mia storia
era più bella di quella di Robinson Crusoe.
era più bella di quella di Robinson Crusoe.
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