L'estate verde è divenuta
tanto sommessa, il tuo volto cristallino.
Sullo stagno serale sono morti i fiori
un grido di merlo spaurito.
Speranza vana della vita. Già s'appresta
al viaggio la rondine nella casa,
e il sole sprofonda lungo il colle;
già la notte accenna al viaggio delle stelle.
Pace dei villaggi; risuonano intorno
le foreste abbandonate. Cuore,
piegati ora più teneramente
sulla tranquilla dormente.
L'estate verde è divenuta
tanto sommessa, e risuona il passo
dello straniero per la notte d'argento.
Oh, se ricordi una fiera azzurra il suo sentiero,
l'armonia degli anni spirituali!
Nessun commento:
Posta un commento