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8 agosto 2017

Inedito - Alessandra Tenorio Carranza



Inedito - Alessandra Tenorio Carranza

Tutte le nostre case erano uguali.
Sulla destra c'erano scalpelli e suture,
valigette di pelle con le croci.
Nella mia casa c'erano cose simili.
E poi c'era la casa di mezzo.
Lì si era sistemata la malattia.
Un letto di degenza
due infermiere,
rumori proibiti,
(nemmeno gli uccelli cantavano)
bambini proibiti,
mettersi le mascherine,
non entrare con le scarpe,
tutto bianco bianco bianco
però la casa buia.
Non riesco a dimenticare il terrificante
rumore di quel silenzio
delle macchine
di quelle gocce che scivolavano
perpendicolarmente fino alle vene.

Tutte le nostre case sembravano uguali.
Ma ho imparato da bambina che cosa sono i paradossi.
“È un paradosso” dicevano “sapere che non c'è niente da fare.”
Niente
Niente
Niente
Niente
Anche se lì si viveva tra due medici.

Traduzione dallo spagnolo di Gabriella De Fina

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