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19 agosto 2017

La paura ci rende più forti? - Antonella Anedda

foto di Rodney Smith
La paura ci rende più forti? - Antonella Anedda

Siamo mortali mortalmente spaventati
tremiamo come volpi e cani
diventando la muta di noi stessi.
Basta un sogno sbagliato e la luce rode
dove non c'è riparo.
Sbandiamo tra gli oggetti sperando siano veri.
Stringiamo gli occhi provando a dormire in pieno giorno
dicendo: qui e pensando là
offrendo sacrifici mentre spostiamo i mobili
e tronchiamo con le forbici i gerani.
La sera allunghiamo i tavoli per gli ospiti
e dal legno cominciamo ad appassire.
Posiamo con cura i tovaglioli e dal lino
si sollevano demoni.
Voltando la testa qui, pensiamo: là
come succede davvero ad ogni inseguito.
Spalanchiamo finestre con la scusa del fumo.
Il vento sa di immondizia
ma è una tregua. Lo stesso vento
nella bellezza è una rovina.
La saggezza ci confonde come cera.
Stentiamo a respirare.
Restiamo immobili
il sangue scatta la nuca e la schiena
torniamo serpi, ci puliamo intrecciandoci. 

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