Kirsten Stewart e Julianne Moore in Still Alice
Le
paludi dell’Alzheimer - Rati Saxena
1.
I
suoi piedi tremanti avanzano piano in avanti
nel
futuro,
scivolano
improvvisamente, lei cade
nel
passato, comincia
a
ridacchiare. Guarda! Gli alberi,
mi
stanno parlando,
e
comincia a chiacchierare
con
i rami, le foglie
di
un Neem.
Nel
cortile del nonno.
La
tiro giù con forza
dalle
altezze degli alberi di cocco
e
lei si irrita,
cerca
parole,
la
soffitta del prozio,
dove
ricerca
indirizzi
scritti con inchiostro
da
tempo cancellato.
La
richiamo a sé
e
lei diventa sempre
più
una bimba,
madre
nelle paludi
dell’Alzheimer.
2.
È
il mio turno,
le
pettinerò i capelli,
mi
stai tirando i miei,
metto
più olio.
Le
dita a rastrello
tra
i suoi sottili capelli grigi
la
figlia pensa
alla
bimba
cresciuta
e la vecchia madre
diventata
una bimba.
3.
In
questi giorni è sconvolta
da
sfrenate memorie,
ciò
che adesso accade
è
spazzato via,
una
folla di memorie
si
precipitano all’indietro.
Lei
dimentica
il
significato di concetti,
forza
la sua via
in
storie, a volte
dormendo,
a volte nascondendosi
nella
dispensa in cucina.
4.
Dopo
aver bagnato il letto
cerca
di nascondere il tutto
con
un cuscino,
lo
ispeziona e sorride
come
un germoglio in fiore,
e
anche dopo una sgridata
agli
angoli delle sue labbra
ondeggia
una certa furbata.
O,
è questa mia madre
o
una bimba negligente?
5.
In
questi giorni
tutti
le parlano,
ogni
sedia, tavolo, scatola,
vanno
nella sua stanza,
cani,
leoni, e leopardi,
senza
paura
lei
gioca con le mosche,
danze
con le formiche,
madre,
amica
per
tutti coloro
che
non possono essere visti
da
noi, gli intelligenti.
Come
un aquilone
che
scivola dalle mani,
va
alla deriva la madre
attraverso
le paludi dell’Alzheimer.
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