Pagine

3 settembre 2017

Confessione - Roger Robinson

Confessione - Roger Robinson

Facemmo mesi di preparazione,
ma all’età di dieci anni non avremmo mai potuto
veramente capire come sarebbe
confessare i propri peccati a qualcuno.

Nei miei pantaloncini grigi, camicia
bianca inamidata e scarpe nere
lucidate, mi inginocchiai fra le panche
e mimai le parole delle preghiere che avevo dimenticato.

Mentre eravamo in fila per il confessionale,
guardai i miei genitori
che sembravano orgogliosi e preoccupati
come se fossi stato mandato in guerra.

La cabina di legno scolpita in modo ornamentale
odorava di lucido per le scarpe. Riuscivo a vedere attraverso
la griglia il profilo del prete irlandese accigliato
mentre chiedeva se avessi peccati da confessare.

Ci pensai un po’ e dissi “no”
E lui “Sei sicuro? Pensaci su!”
Cercai in ogni piega del mio cervello
e dissi “Mi dispiace non ho peccati da confessare”.

La sua voce si alzò mentre abbaiava
che “Siamo tutti peccatori e devi
confessare per essere perdonato. Hai avuto
pensieri impuri?” chiese.

Anche se non ne avevo mai avuti, pensai
che sarebbe stato meglio dirgli quello che voleva sentire.
“Uuuhhhh, si ho avuto pensieri impuri”
Mi chiese se avessi detto bugie o rubato.

“Uuuhhhh si ho detto bugie e ho rubato”.
E fu così che mi trovai ad inventare
un incredibile curriculum di peccati
completo di piccoli dettagli.

Più grande era il peccato, più
annuiva con la testa e si toccava
il mento. Mi disse di recitare
venti Ave Maria se volevo avere il perdono.

Poi mi portarono nella stanza accanto per prendere torta
e gelato. Guardai fuori
dalla finestra per vedere il mio migliore amico Sean Bailey
che strisciava per terra fra la polvere ed il terreno

Pensai wow deve aver confessato almeno
un assassinio. I suoi genitori lo trascinavano
strillando in macchina lo fecero sdraiare sul sedile posteriore
e andarono via

e tutto quello che pensai
fu che dopo tutto ciò
non aveva avuto nemmeno
la sua torta ed il suo gelato.


Traduzione: Raffaella Marzanbo

Nessun commento:

Posta un commento