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4 settembre 2017

Dalle ricciute sopracciglia - Marina Cvetaeva

Joachim Anthonisz Wtewael - Adoration by the Shepherds
Dalle ricciute sopracciglia - Marina Cvetaeva

Dalle ricciute sopracciglia,
Innocenti e sfacciate,
Dall’oro della pelle
E la bocca carnosa, —
Da tutta questa ardente
Breve età di ragazzo,
Non sa staccare gli occhi
Un uomo, in tram, di notte.
Nera, la notte,
E neri gli occhi del ragazzo.
Però gli occhi dell’uomo son più neri.
— Ah! — agguantarlo, e gridare:
— Andiamo! Sei mio!
Mio è il sangue che scorre — nelle tue oscure
vene.
Tu bacerai e canterai
Come nessuno al mondo!
A morte
Le donne ti ameranno!
E sussurrare su di lui, tenendolo in braccio
per un gran bosco,
Per il vasto mondo,
Sempre sussurrare su di lui questa parola strana:
— Figlio!

29 agosto 1916

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