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21 novembre 2017

da Un mese con Montalbano. L’ARTE DELLA DIVINAZIONE - Andrea Camilleri

Joachim Beuckelaer - Mercato del pesce
da Un mese con Montalbano – Andrea Camilleri
L’arte della divinazione

(…)
Il preside continuò imperterrito.
“Stamattina, venendo qua a fare la denunzia, ho visto che sul portone del palazzo dove abito, in alto a sinistra, c’è un buco che prima non c’era. Lì dev’essersi conficcato il proiettile. Indaghino.”
E niscì.
“Tu lo sai dove abita il preside Tamburello?” spiò il commissario a Fazio.
“Sissi.”
“Vai a dare una taliàta a questo pirtùso nel portone e poi mi fai sapere. Aspetta, prima telefona al liceo, ti fai passare il professore Cosentino e gli dici che oggi dopopranzo, verso le cinco, lo voglio vedere”

Montalbano tornò in ufficio alle quattro meno un quarto, canticchia appesantito da un chilo e passa di misto pesce alla griglia, tanto fresco che aveva ripigliato a nuotare dintra al suo stomaco.

“Per esserci, il pirtùso c’è” riferì Fazio “ma è fresco fresco, il legno è vivo, non è allordato da un proiettile, pare fatto con un temperino. E non c’è traccia di pallottola. Mi sono fatta opinione.”
“Dilla.”
“Non penso che al preside gli abbiano sparato. Siamo in tempo di Cannavilari, magari aqualche picciottazzo gli è venuta la gana di garrusiare e gli ha tirato una castagnola o un petardo.”
“Plausibile. Ma come lo spieghi il pirtùso?”
“L’avrà fatto il preside stesso, per far credere alle minchiate che è venuto a contarle.”
La porta si spalancò, sbatté contro il muro, Montalbano e Fazio sussultarono. Era Catarella.
“Ci sarebbe che c’è il prifissore Cosentinntino che dici che ci vorrebbe parlare personalmente di pirsona.”
“Fallo passare.”
Fazio niscì, trasì Cosentino.
(…)
 

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