opera di Fernando Botero
I ragazzi di Monleòn –
Federico Garcia Lorca
(Ledesma, Canzoniere salmantino)
I ragazzi di Monleón
ad arare andarono presto,
per poi recarsi alla corrida
ed avere il cambio senz'affanno.
Al figlio della vedova
non diedero il cambio.
Al toro devo andare
anche se lo cerco a prestito.
Voglia Dio, se lo trovi,
che ti portino in un carro
le ciocie e il cappello
da sinistra penzolando.
Prendono via le picche,
scendono i pendii,
domandando del toro.
Il toro è già al chiuso.
A metà strada
chiesero al bovaro:
Quanti anni ha il toro?
Il toro ha otto anni.
Ragazzi non assalitelo,
badate che è molto cattivo;
il latte che ha succhiato
gliel'ho dato con le mie mani.
Nell'arena si presentarono
quattro giovani molto forti.
Manuel Sánchez chiamò il toro,
non l'avesse mai chiamato,
per la punta di una ciocia
trascinato nell'arena.
Quando il toro lo lasciò
molto male lo lasciò.
Compagni, muoio,
amici, sto molto male,
ho dentro tre fazzoletti
e questo che metto fanno quattro.
Chiamate il confessore,
che venga ad assisterlo.
Non poté confessarsi
perché stava spirando.
Al ricco di Monleón
chiedono i buoi e il carro,
per portar via Manuel Sánchez,
ammazzato dal toro.
Alla porta della vedova
fecero indietreggiare il carro.
Ecco qui vostro figlio,
come avete domandato.
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