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19 novembre 2017

La morte con classe – Enzo Montano

Lucas Cranach il Vecchio: Giuditta con la testa di Oloferne, 1530. Berlino, Jagdschloss Grunewald
La morte con classe – Enzo Montano
(La Giuditta Vittoriosa di Cranach)
«Sì, berrò, signore, perché oggi sento dilatarsi la vita in me, più che tutti i giorni che ho vissuto». Incominciò quindi a mangiare e a bere davanti a lui ciò che le aveva preparato l'ancella. Oloferne si deliziò della presenza di lei e bevve abbondantemente tanto vino quanto non ne aveva mai bevuto solo in un giorno da quando era al mondo.
Dal Libro di Giuditta
Altera, raffinata, leggera, aristocratica,
distaccata e sorridente Giuditta
mostra compiaciuta la testa di Oloferne
e, con soddisfazione, la preziosa spada
la cui elsa è coordinata con gli abiti,
con gioielli e con il cappello elaborato
dell’elegantissima signora.
Le mani inguantate raccontano
il distacco dalla morte: un dovere l’assassinio
dell’assassino del suo popolo.

Tutte le donne di Cranach il Vecchio
sono aristocratiche ed eleganti
anche quando sono svestite
come le Grazie, oppure Eva.
Questa Giuditta, però, mi colpisce
col suo sguardo sereno e irreversibile
capace perfino di nascondere la grande spada
di cui, immagino, Oloferne, rapito da quegli occhi,
abbia sentito solo il ferro tagliente mentre lo uccideva .

Il sontuoso abito di Giuditta fa pensare a una festa,
un ricevimento di dignitari d’alto rango
o, se fosse oggi, a una sfilata d’alta moda
dove la bella donna non sfigurerebbe.

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