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23 novembre 2017

Venere è tra noi – Enzo Montano

Pieter Paul Rubens - Venere al bagno
Venere è tra noi – Enzo Montano
(Venere in bagno di Rubens)

(…)
Il mondo non conosce, o Venere, che il tuo impero!
Nulla si potrebbe senza il tuo levarti al giorno:
nulla ispira senza te, nulla può provare amore!
Al tuo divino concorso nell'opra mia io aspiro!
Invocazione a Venere – Arthur Rimbaud

La dea è una Venere terrena.
Le forme candide e opulenti
concesse  allo sguardo di chi osserva,
mostrano una donna bella e sensuale
che non rinuncia ai piaceri del cibo,
eppure capace di trasmettere
una quasi irresistibile carica erotica.

La Venere di Rubens non è
la dea perfetta eterea irraggiungibile
abitatrice dell’Olimpo, lei è qui, è una di noi,
è la vicina, la sorella, la moglie
o l’amante desiderata tutti i giorni
dalle forme prorompenti ma terrene.

Seduta sul rosso della passione,
dona una cascata di capelli
biondi e luminosi come il sole.
la sua bianca schiena
è una prateria delle delizie
dove lo sguardo vaga, raccoglie,
si sofferma e trabocca desiderio
che ingrossa come un’onda,
e avanza in un tumulto inarrestabile
per giungere al confine del drappo bianco
perfetta sottolineatura delle natiche generose
che inneggiano ai piaceri di cibo e carne,
preludio di notti indimenticabili.

La dea, consapevole, del suo fascino
gioca a ribaltare i ruoli e dallo specchio osserva,
vezzosa, coloro che la spiano per nutrirsi di bellezza.

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