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1 dicembre 2017

Il mio gatto vuole essere poeta – Mario Melèndes

fotogramma da "A proposito di Davis" di Joel ed Ethan Coen

Il mio gatto vuole essere poeta – Mario Melèndes

(Basata su una storia reale)

Il mio gatto vuole essere poeta
per cui rivede ogni giorno i miei originali
e i libri che ho in casa

Egli crede che non me ne accorga
è troppo orgoglioso per permettermi di aiutarlo

Ha con sé una minuta
dove annota con cura
ogni cosa che faccio e che dico

Proprio ieri, in una mia lettura
apparve in incognito tra la gente
aveva una camicia a quadri
e le mie vecchie scarpe che non vedevo da tempo

Alla fine del recital si avvicinò col mio libro in mano
voleva che glielo firmassi
e perciò mi diede un nome falso
un certo Silvestre Gatica

Lo riconobbe all’istante
per i suoi grandi baffi e la sua coda pelosa
ma non disse niente e preferii dargli corda

Poi mi fece scivolare sotto il braccio uno dei suoi manoscritti
“Leggilo quando puoi, Maestro”, mi disse
e si accomiatò tra elogi e complimenti

E successe ieri notte non riuscendo a dormire
presi controvoglia quel regalo per darvi un’occhiata

Era una poesia d’amore
una bella poesia d’amore dedicata a Susanna
la gattina siamese che viveva lì vicino

Sembrava un testo perfetto
aveva forza e ritmo e immaginazione
e tutti gli elementi necessari
per dire che era una grande poesia
e senza dubbio era una grande poesia
una poesia come ne avevo letto poche volte.

allora fui preso dallo sdegno dall’invidia e dalla collera
e l’alba mi sorprese col testo fra le mani
senza osare strapparlo o apportargli correzioni

Dio mi perdoni per questo ma non vedo altra via d’uscita
domani mattina butterò il mio gatto nella strada
e pubblicherò la poesia col nome mio

A Yashin, indimenticabile soggetto peloso
che adesso viaggia verso altri cieli
e albe sonnambuli

Da “Poesia”  n. 298, novembre 2014. Crocetti Editore
Traduzione di Emilio Coco

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