Paul Gauguin - Nave Nave Mahana (Delightful Days). Museo delle Belle Arti. Lione
Nave Nave Mahana – Martin Lopez-Vega
Una
donna a seno nudo mi offre
un pezzo di anguria. E, come per miracolo,
l’anguria non ha semi né spine le ore.
Canta un uccello su un albero e i grilli sono tutto
il rumore della sera – a pochi passi
la voce del mare. E la donna mi chiama per nome;
ma non la riconosco. So che sono già stato qui,
che ho già assaggiato quei frutti, che le labbra che mi chiamano
io le ho baciate. Ma non riesco a situare
tutto ciò in un tempo, a dare un nome a quelle cose
che sono apparse a caso, venendo chissà da dove.
E mentre provo a nominarle,
a trovare loro un posto nella mia memoria,
se ne vanno insieme per una strada scura, la donna e i frutti,
quello che ho amato e non ricordo, quello che fui, quello che non esiste.
un pezzo di anguria. E, come per miracolo,
l’anguria non ha semi né spine le ore.
Canta un uccello su un albero e i grilli sono tutto
il rumore della sera – a pochi passi
la voce del mare. E la donna mi chiama per nome;
ma non la riconosco. So che sono già stato qui,
che ho già assaggiato quei frutti, che le labbra che mi chiamano
io le ho baciate. Ma non riesco a situare
tutto ciò in un tempo, a dare un nome a quelle cose
che sono apparse a caso, venendo chissà da dove.
E mentre provo a nominarle,
a trovare loro un posto nella mia memoria,
se ne vanno insieme per una strada scura, la donna e i frutti,
quello che ho amato e non ricordo, quello che fui, quello che non esiste.
da
museopoetico.blogspot
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