Orario ferroviario - Marino Moretti
Allineati dietro quel cristallo
dicono i libri miei titoli e prezzi:
dove sei tu, mio buon libretto giallo,
unico libro che ora io cerchi e apprezzi?
Modesto sei come il mio canto, piccolo
come il mio cuore che non teme indagine.
Ecco, non sei più grande d'un fascicolo
ed hai trecento quattrocento pagine.
Tutte conosci le città de' miei
sogni e i paesi che non vedrò mai;
tutte le strade che saper vorrei
come per insegnarmele tu sai.
Tutto tu sai: costumi, alberghi, date,
e tutto insegni per ogni viaggio.
Tu servi chi ti dà rapide occhiate
tanto preciso sei nel tuo linguaggio.
Forse non c'è nessuno che s'arrischi
ad andar lungi senza i tuoi consigli
ed alle tue crocette ed asterischi
e alle lune e alle frecce non s'appigli.
Ben conosci le stazioni, sai fino
quali san darci il cibo o solo il bere
e ce lo dici con un coltellino
ed una forchettina o col bicchiere.
Ben tu conosci i numeri che buoni
s'allinean nelle pagine in colonne:
quei numeri che poi non addizioni
son tutte l'ore della vita insonne.
E a me dici: "Poeta, a che t'indugi
fra le tue carte e il tuo cuor che non sa
se nemmeno nei piccoli rifugi
s'appiatta e ride la felicità?".
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