Marc Chalmé - Intérieur
da “Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa
E al tavolo della mia stanza assurda, ordinaria, impiegato e anonimo, scrivo parole come la salvezza dell’anima e mi indoro del tramonto impossibile di monti alti vasti e lontani, della mia statua ricevuta per mezzo di piaceri, e dell’anello di rinuncia al mio dito evangelico, gioiello fisso del mio disprezzo estatico.
E al tavolo della mia stanza assurda, ordinaria, impiegato e anonimo, scrivo parole come la salvezza dell’anima e mi indoro del tramonto impossibile di monti alti vasti e lontani, della mia statua ricevuta per mezzo di piaceri, e dell’anello di rinuncia al mio dito evangelico, gioiello fisso del mio disprezzo estatico.
Nessun commento:
Posta un commento