dipinto di Andre Kohn
Qual è la donna che ricordiamo - Rubén
Bonifaz Nuno
Qual è
la donna che ricordiamo
guardando
il seno della vicina
sull’autobus;
a chi spetta il posto
vuoto
al nostro lato, al cinema?
A chi
appartiene l’orecchio
che
udrà la parola più nascosta
che
siamo, di chi la testa
che al
nostro fianco nasce dai sogni?
Ci sono
volte che non sopporto tanta
tristezza,
e allora ti ricordo.
Ma non
sei tu. Nacquero stanchi
il
nostro lungo amore e i nostri brevi
amori;
i quattro baci e i quattro
incontri
che abbiamo avuto. Siamo tristi.
Insieme
inventavamo un concerto
per
infelicità e orchestra e restavamo
ad
ascoltarlo seri, solenni,
e non
abbiamo sentito niente. Siamo soli.
Tu non
lo saprai mai, ne sono certo,
che ho
scritto questi versi per te sola;
che ho
pensato a te scrivendoli. Sono tuoi.
Perdonami.
Per un momento
ho
dimenticato con chi stavo parlando.
E non
ho sentito il colpo della mia finestra
che si
chiudeva. Ero da un’altra parte.
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