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14 maggio 2018

Alla torre – Annette von Droste-Hulshoff

opera di Kenton Nelson
Alla torre – Annette von Droste-Hulshoff

Sto lassù in alto, sul balcone della torre,
Lambita dagli stridii degli stormi,
E come una menade lascio che il vento
Mi sconvolga i capelli svolazzanti.
Oh selvaggio compagno, oh spavaldo ragazzo
Vorrei avvinghiarmi forte e a te,
E nervi conto nervi, a due passi dal precipizio
Lottare per la vita o per la morte!

In basso, alla spiaggia, vedo le onde,
Eccitate al gioco come mastini,
Agitarsi latrando, sibilando
E lanciando fiocchi scintillanti di spuma.
Oh, all’istante vorrei scagliarmi
Nel mezzo della muta fremente
E cacciare per i boschi di corallo
Il tricheco, la preda divertente!

Laggiù vedo una bandierina
Sventolare ardita come uno stendardo,
Scorgo, dalla mia aerea vedetta,
Alzarsi e abbassarsi la chiglia;
Vorrei essere su quel vascello in lotta,
E il timone impugnare
E come un gabbiano sfiorare
Il ribollio degli scogli sibilando.

Se fossi un cacciatore in aperta campagna,
Fossi un soldato, o solo una parte di esso,
O almeno un uomo,
Il cielo saprebbe darmi consiglio;
E invece, tanto linda e aggraziata,
Devo star seduta come bambina a modo,
E solo in segreto posso liberare i miei capelli
E lasciarli svolazzare al vento.

Traduzione di Gio Batta Bucciol
Da “Poesia” n. 290, febbraio 2014. Crocetti Editore

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