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24 maggio 2018

da “Confessioni di un italiano” – Ippolito Nievo

Luis Eugenio Melendez - Still life
da “Confessioni di un italiano” – Ippolito Nievo
 
Nel castello di Fratta tutti facevano ogni giorno il loro dovere, meno il girarrosto che non vi si piegava che nelle circostanze solenni. Ora, quando Sua Eccellenza girarrosto godeva i suoi ozii muti e polverosi, il girarrosto ero io. – La cuoca infilava le pollastre nello spiedo, indi passava la punta di questo in un traforo degli alari e ne affidava a me il manico perché lo girassi con buon metodo e con isocrona costanza fino alla perfetta doratura delle vittime. I figli d’Adamo, forse Adamo stesso avevano fatto così; io come figlio d’Adamo non aveva alcun diritto di lamentarmi per questa incombenza che m’era affidata. [...] A me talvolta pareva financo, che poiché c’era un grandissimo menarrosto sul focolare, si aveva torto marcio a mutare in menarrosto me.

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